Per fare Malfy Gin ci vuole… il ginepro toscano! Come viene fatto il gin a partire dalle bacche di ginepro?
Dalla macerazione alla distillazione, le bacche di ginepro rappresentano l’ingrediente principe e sono le responsabili del vero sapore del gin. Quando poi, il ginepro è toscano, nasce Malfy Gin.
Il fascino del Mediterraneo si deve anche ai suoi colori, ai suoi profumi. Un grande punto di incontro di culture differenti che, in comune, hanno il verde della macchia mediterranea fatta di arbusti, sempreverdi, e magnifici esemplari di una vegetazione che vive di sole e salsedine.
Tra le tantissime specie che fanno parte della grande famiglia della flora mediterranea, quella del ginepro è una delle più affascinanti.
È dalle bacche del ginepro – rigorosamente toscano – che prende vita Malfy Gin. Come? Una ricetta che somiglia a un incantesimo in grado di trasformare la materia prima in gin di prima qualità.
Le bacche di ginepro non sono tutte uguali: perché quelle toscane sono speciali?
Dal Chianti fino ad Arezzo, passando per la maremma e l’arcipelago. Sotto il sole della Toscana, a 1500 metri di altitudine, cresce il miglior ginepro. Colore nero-azzurro, sapore acidulo e profumo pungente: le bacche di ginepro della Toscana sono quelle della migliore qualità.
È in primavera che il ginepro dà il meglio di sé: si trasforma e si diversifica. Essendo una pianta dioica, specie maschile e femminile fioriscono in modo diverso: fiori gialli per il maschio e verdi per la femmina.
La raccolta è particolarmente insidiosa: non a caso si parla di “ginepraio” per descrivere una situazione spinosa. Il ginepro non è una pianta semplice, il tronco tortuoso dalla corteccia spessa suggerisce la sua resistenza al vento, alla siccità estiva e alle intemperie dell’inverno, che lo attraversano senza scalfirlo. Servono procedimenti e riti particolari: l’arbusto viene scosso energicamente per poi passare, con cura e attenzione, alla setacciatura e all’essiccamento delle bacche per tre lunghe settimane. Alle cose buone serve tempo.
Non solo gin: il sapore del ginepro toscano in cucina
La bacca di ginepro toscano non è solo l’ingrediente base di Malfy Gin. La sua versatilità lo rende ingrediente pregiato non solo in distilleria: industria erboristica, farmaceutica, cosmetica e ovviamente pasticceria e cucina non possono fare a meno del suo aroma e delle sue proprietà.
Nella cucina italiana il ginepro è, da secoli, un elemento protagonista della cultura gastronomica alpina. Il gusto aromatico della bacca si deve ai preziosi oli essenziali che permettono di insaporire anche i piatti più importanti come la selvaggina ma si abbina a tutti i tipi di pietanze, sposandosi alla perfezione persino con i dolci, in un incontro-scontro di sapori e sentori opposti.
Come viene fatto il gin a partire dalle bacche di ginepro toscano?
Il gin, un distillato di cereali aromatizzato dai botanicals:
- Ginepro
- Spezie
- Bacche
- Agrumi
Questi sono gli ingredienti naturali che conferiscono al gin il suo carattere pregiato. Usati in diverse concentrazioni a seconda delle ricette, i botanicals sono scelti dai mastri distillatori in base ai loro sentori. Il ginepro toscano, il capostipite tra tutti, è usato per aggiungere alla base di cereali di Malfy Gin il gusto autentico della macchia mediterranea.
È così che nasce Malfy Gin Originale, in cui i sentori di ginepro, coriandolo e angelica si incontrano dando vita a un sapore secco e complesso. Quando poi, alle note botaniche del ginepro si aggiunge il Limone con la L maiuscola, lo sfusato amalfitano, nasce Malfy Gin Con Limone: un viaggio sensoriale che sa d’estate.
E così, il sapore del made in Italy si concentra nelle note aromatiche di Malfy Gin, il distillato che, sorso dopo sorso, ti trasporta alla scoperta della bellezza dei ritmi lenti e delle cose buone, che poi sono anche quelle più semplici.